Numerosi giovani di entrambi i sessi, in evidente stato di isterismo acutissimo, si sono presentati in questura urlando e strepitando. Interrogati, questi individui sconvolti dal delirio hanno affermato di aver visto Adolf Hitler in carne, ossa, divisa e Armband, proprio dietro l'angolo di una strada.
Diamo un nome alle Cose della Notte, che secondo Howard Phillips Lovecraft non hanno e non devono avere un nome.
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martedì 28 giugno 2011
mercoledì 22 giugno 2011
Uno strano suicidio
Uno scimpanzé tratto in salvo dalle sabbie mobili si è ucciso, recidendosi una carotide con un coccio di vetro.
Lucifer over London
La gioventù inglese brucia, divorata da una gonorrea permanente e incurabile. Un patogeno mostruoso fa contorcere le sue vittime tra le fiamme inestinguibili, riducendole a cloache di pus, mentre lo spirito di Jimmy Savile aleggia su Londra.
lunedì 20 giugno 2011
Allghoi Khorhoi
Finalmente catturato un esemplare di verme letale del deserto della Mongolia. Le sue somiglianze con uno xenomorfo in fase embrionale sono impressionanti. Ha acido al posto del sangue e parassita i cammelli: è stato generato dal Seme Nero di Kutul, come tutti gli xenomorfi!
Il Risveglio della Peste
Agli stolti sembrano soltanto laghi dall'acqua frizzante, in realtà sono pozzi dell'Inferno. La materia organica in sfacelo porta con sé antichi patogeni!
venerdì 13 maggio 2011
I doni del permafrost che si dissolve
Il fungo, che fino a qualche anno fa attaccava e uccideva soltanto le salamandre, oggi aggredisce anche gli esseri umani, con risultati devastanti.
venerdì 1 ottobre 2010
Segno di Annientamento
Un grosso gongilo è stato trovato mentre zampettava su una lastra di ghiaccio, in pieno inverno. Le genti, vedendolo, sono cadute in preda al terrore.
martedì 25 maggio 2010
Il Papa della Morte
Il suo braccio scheletrico e senza vita puntava al cielo di uranio. Come tutti i morti, il suo volto era coperto di polvere e le sue parole erano mute, senza senso alcuno. Impossibile mantenerle nella memoria. Le sue ossa spolpate dai corvi biancheggiavano nel grigiore dell'alba. Solo la grande torre restava in piedi. Le rovine dell'immensa cattedrale giacevano sparse tutt'intorno, come frammenti di scheletri eiettati da una fossa comune esplosa.
venerdì 14 maggio 2010
Il verme definitivo
Il budello strisciava sul pavimento della macelleria, simile a un braccio lucido e semovente, al cui interno si scorgeva il pulsare periodico delle candide interiora. Era destinato a crescere, fino a diventare più grande dell'intero corpo politico della nazione!
lunedì 10 maggio 2010
Funghi come zucche di Halloween
La cappella globosa era di un color arancione sgargiante, simile a quello dei fanghi zeppi di cromo esavalente che fluivano dalle industrie chimiche del Distretto Contaminato. Un corpo fruttifero impressionante. Irrequiete mosche dall'esile figura zampettavano su quella massa muffosa, cercando il luogo più adatto ove deporre la loro covata. Poco oltre ne ho visti altri, tutti dello stesso colore. Come teste glabre immerse nella vernice, ornavano il sottobosco nero, dove torreggiavano alberi simili a braccia di ferro battuto protese verso un cielo lebbroso.
martedì 6 aprile 2010
Larve grasse
Brulichio di cagnotti nigrescenti nella polpa della corteccia dell'albero di Hig abbattuto nel Giardino Primigenio. Ognuno dei vermi moribondi esala fetore di mercaptani complessi.
lunedì 22 febbraio 2010
Il Mare Infinito
Promessa di soffocamento eterno. Questo ha comunicato a me il mare, la prima volta che l'ho visto quando ero un umano larvale, ovvero un bambino. Quel duro blu di agonia eterna mi ha stampato nella mente l'impossibilità di respirare, lo sprofondamento permanente nell'Abisso. Un elemento alieno, orrendo, che un giorno mi avrebbe ghermito. La mia dannazione, il girone infernale inedito a cui un Dante dell'Abisso mi ha condannato prima ancora che fossi concepito.
venerdì 12 febbraio 2010
Lingua Faskom, grammatica e descrizione - XVII
Forme declinate di NEMAN "estinzione":
NEMANT "dell'estinzione"
NEMANA "all'estinzione, verso l'estinzione"
NEMANKH "all'estinzione, per l'estinzione"
NEMANAM "dall'estinzione"
NEMANU "estinzione" (complemento oggetto)
NEMANS "con l'estinzione, mediante l'estinzione"
NEMEN'N "nell'estinzione"
NEMANA "all'estinzione, verso l'estinzione"
NEMANKH "all'estinzione, per l'estinzione"
NEMANAM "dall'estinzione"
NEMANU "estinzione" (complemento oggetto)
NEMANS "con l'estinzione, mediante l'estinzione"
NEMEN'N "nell'estinzione"
Il plurale è NEMANK "estinzioni"
NEMANKT "delle estinzioni"
NEMANKA "alle estinzioni, verso le estinzioni"
NEMANK'KH, NEMANK'Ç, NEMANKIÇ "alle estinzioni, per le estinzioni"
NEMANKT "delle estinzioni"
NEMANKA "alle estinzioni, verso le estinzioni"
NEMANK'KH, NEMANK'Ç, NEMANKIÇ "alle estinzioni, per le estinzioni"
NEMANK'M "dalle estinzioni"
NEMANKU "estinzioni" (complemento oggetto)
NEMANKU "estinzioni" (complemento oggetto)
NEMANK'S "con le estinzioni, mediante le estinzioni"
Tutte queste forme, singolari e plurali, hanno l'accento sulla prima sillaba.
martedì 2 febbraio 2010
Un ticchettio ossessivo
Sembra il suono lontano di una sveglia elettronica, appena accennato, che rimbomba nelle profondità subliminali della mia scatola cranica. Quando il forte vento romba sulle strade con il suo orrido rumore, trascinando nuvole di foglie secche, il debole ticchettio non cessa mai. Oppure è il frutto della mia immaginazione? Non saprei dirlo. So soltanto che lo colgo come una premonizione di annientamento.
sabato 30 gennaio 2010
Premonizioni psichedeliche
Sento palpitare l'ombra di una soffice meteora d'orrore, che soffia nel mio cervello e crepita come il borborigmo di una solfatara radioattiva. Mi innervo di parestesia, sotto le scosse galvaniche di una mancata inversione di spin nell'atomo più remoto di questo guscio quantico universale.
Propagazione temporale retrograda
Il contatore registra decrementi temporali anziché incrementi positivi. Ogni orologio si muove in senso antiorario. Tale è lo shock cognitivo nel registrare queste sensazioni, che reagisco con un blocco solipsistico delle mie facoltà. Osservo la data sul pc, e anziché 30/01/2011 segna ormai 30/01/2010.
venerdì 8 gennaio 2010
Diario Nero dell'Esilio XXI
Impressione anomala di avere un microscopico asteroide in rotta di collisione con la mia ipofisi. Non c'è corrispondenza tra il cosmo fisico e il mio microcosmo solipsistico. Per quanto cerchi di far collimare queste due realtà, proprio non ci riesco. Il sospetto è che la prima, a livello macrocosmico, sia soltanto una costruzione delirante irradiata in non so che modo dalla seconda. Illusione di potermi quietare nell'Estinzione, in un vuoto senza confini dove nessuna sensazione mi possa ancora perseguitare.
Diario Nero dell'Esilio XX
Abitare in un paese pieno zeppo di milf succhianti e non trovarne nemmeno una disposta a provocarmi la fuoriuscita del materiale genetico. Per forza, lo stesso paese in cui penso di vivere è soltanto un'illusione. In realtà la mia situazione è molto peggiore: mi trovo in un batiscafo e sono immerso in un abisso senza fondo, fatto di etere più pesante del piombo.
mercoledì 6 gennaio 2010
Diario Nero dell'Esilio XV
Divenire paralizzato. Tempo che non scorre. Percezione subliminale di qualche corpuscolo subatomico vibrante. Forse è allucinazione. Al di sotto della Morte Termodinamica dell'Universo.
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