Sembra il suono lontano di una sveglia elettronica, appena accennato, che rimbomba nelle profondità subliminali della mia scatola cranica. Quando il forte vento romba sulle strade con il suo orrido rumore, trascinando nuvole di foglie secche, il debole ticchettio non cessa mai. Oppure è il frutto della mia immaginazione? Non saprei dirlo. So soltanto che lo colgo come una premonizione di annientamento.
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