Il suo braccio scheletrico e senza vita puntava al cielo di uranio. Come tutti i morti, il suo volto era coperto di polvere e le sue parole erano mute, senza senso alcuno. Impossibile mantenerle nella memoria. Le sue ossa spolpate dai corvi biancheggiavano nel grigiore dell'alba. Solo la grande torre restava in piedi. Le rovine dell'immensa cattedrale giacevano sparse tutt'intorno, come frammenti di scheletri eiettati da una fossa comune esplosa.
Diamo un nome alle Cose della Notte, che secondo Howard Phillips Lovecraft non hanno e non devono avere un nome.
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martedì 25 maggio 2010
lunedì 10 maggio 2010
Funghi come zucche di Halloween
La cappella globosa era di un color arancione sgargiante, simile a quello dei fanghi zeppi di cromo esavalente che fluivano dalle industrie chimiche del Distretto Contaminato. Un corpo fruttifero impressionante. Irrequiete mosche dall'esile figura zampettavano su quella massa muffosa, cercando il luogo più adatto ove deporre la loro covata. Poco oltre ne ho visti altri, tutti dello stesso colore. Come teste glabre immerse nella vernice, ornavano il sottobosco nero, dove torreggiavano alberi simili a braccia di ferro battuto protese verso un cielo lebbroso.
sabato 6 febbraio 2010
Lingua Faskom, grammatica e descrizione - V
La declinazione di MIR "tortura" è regolare:
MIRT "della tortura"
MIRA "alla tortura, verso la tortura"
MIRKH "alla tortura, per la tortura"
MIRM "dalla tortura" (l'uscita -M non è sillabica)
MIRU "tortura" (complemento oggetto)
MIRS "con la tortura, mediante la tortura"
MIRA "alla tortura, verso la tortura"
MIRKH "alla tortura, per la tortura"
MIRM "dalla tortura" (l'uscita -M non è sillabica)
MIRU "tortura" (complemento oggetto)
MIRS "con la tortura, mediante la tortura"
Forme plurali: MIRK "torture"
MIRKA "alle torture, verso le torture"
MIRK'Ç "alle torture, per le torture"
MIRK'M "dalle torture"
MIRKU "torture" (complemento oggetto)
MIRK'S "con le torture, mediante le torture"
L'accento è sempre sulla prima sillaba.
Allo stesso modo si declina GGASTHMIR "disperazione":
GGASTHMIRT "della disperazione"
GGASTHMIRA "alla disperazione, verso la disperazione" GGASTHMIRKH "alla disperazione, per la disperazione" GGASTHMIRM "dalla disperazione" (l'uscita -M non è sillabica)
GGASTHMIRU "disperazione" (complemento oggetto) GGASTHMIRS "con la disperazione, mediante la disperazione"
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domenica 11 ottobre 2009
Diario Nero dell'Esilio VII
Il tempo si disperde in rivoli torbidi come il sangue che cola nello scarico di una macelleria. Odio questo cosmo di letame.
Diario Nero dell'Esilio VI
Guardo le forme di una donna di pixel. Non posso fare a meno di pensare alla carne marcia invasa dai cagnotti.
martedì 6 ottobre 2009
Dizionario XLVI
Qui insegno la Lingua: GGASTHMIR significa DISPERAZIONE. A volte si trova la variante GGASTHAMIR. L'accento è sulla prima sillaba.
Lentezza spettrale
Il punto si trascina nell'etere. Non so a tutt'oggi come faccia a sussistere, a continuare la sua vana traiettoria.
sabato 19 settembre 2009
Diario Nero dell'Esilio I
Mi chiamo Rudolf Hellmann. O meglio, mi chiamano così. Una cosa è certa: sono stato scaraventato qui. Cerco di trovare qualche distorsione intorno a me per ritornare tra la mia gente.
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mercoledì 9 settembre 2009
Follia numerica
Simboli criptici di assurdo come una montagna sorta all'improvviso nella mia mente piagata.
martedì 8 settembre 2009
Si muove
Un Nulla siderale che striscia nel mio cranio come una sanguisuga evocata da quasar annientate.
lunedì 7 settembre 2009
sabato 5 settembre 2009
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