M. e suo fratello: una coppia di amanti incestuosi. Lui la penetra, la cavalca con ardore e le lascia dentro lo sperma. Lei gode. Tutto questo mi disturba ma al contempo mi seduce. Ho la mente piena di brutture. Ho bisogno di aria pura e gelida come quella dell'Antartide, o rischio di suppurare come una cisti del Barone Vladimir Harkonnen. Proprio come Macbeth, ho il cranio che pullula di scorpioni.
Diamo un nome alle Cose della Notte, che secondo Howard Phillips Lovecraft non hanno e non devono avere un nome.
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domenica 5 maggio 2013
martedì 20 marzo 2012
Contaminazione fecale
Avevo una gengivite devastante, i denti erano prossimi a staccarsi per la piorrea. Inorridito ho guardato lo spazzolino, le cui setole erano imbrattate di sterco.
martedì 7 febbraio 2012
Morbo di Hansen
Mi specchiavo, rendendomi conto di essere gobbo, rachitico e lebbroso. Molti lepromi rubizzi grossi come arance mi riempivano le braccia e la schiena, mentre le gambe erano scortecciate, piene zeppe di pelle morta.
lunedì 6 febbraio 2012
Misofilia
Ero nell'atrio-scantinato di uno strano edificio. C'era un grande schermo nero, che come si è acceso trasmetteva immagini di una donna punk tatuata di azzurro, dal cranio rasato, che leccava a un uomo con cresta e orecchini al naso le orecchie sporchissime, piene di cerume.
lunedì 16 gennaio 2012
Stato alterato
Una mosca ha appoggiato le zampette sulle mie meningi per poi volare via e sparire nel buio nulla della mia stanza.
sabato 7 gennaio 2012
Miserie della biologia
Sono in un locale, arriva Logos, che è sbarbato e ingrassato, la pelle
gonfia, e parliamo. Dice cose inconsistenti, da una parte che il Connettivismo è in completa rovina, però poi si contraddice dicendo che
tutti ci cercano. Dobbiamo bere qualcosa, ma io sono preso da un impulso
incoercibile di orinare, così vado al piano di sopra del locale, che
sembra una villa con marmi screziati che emanano qualcosa del sepolcro.
Il mio ventre è gonfio di urina, entro in un bagno, ma la tazza del
cesso è piena zeppa di biancheria femminile sporca. Ci sono tappeti
arrotolati zeppi di polvere e di feci essiccate, nere. Dalla finestra
entra il sole, sembra una camera d'albergo, ma è pieno di mosche morte,
fa schifo. Non posso trattenermi, così estraggo il pene e orino
spruzzando sul tappeto pieno di feci nere e sul cesso zeppo di intimo
femminile sudicio. Liberarmi dalla piscia mi porta una grande pena, come
se avessi ancora molto da evacuare. Esco e cerco di scendere da basso,
ma mi accorgo di non avere più i pantaloni, che qualcuno deve avermi
sottratto. Entro in un altro cesso, che è tutto in marmo screziato
grigio e nero, sepolcrale. Mi siedo sulla tazza, quando mi accorgo che
c'è un vecchio con un grosso pene flaccido e un cranio abnormemente
grande, che sta vicino a uno specchio e mi fissa.
domenica 24 luglio 2011
Morte improvvisa di un tossicomane inglese
La massa di vermi si contorceva senza sosta, accrescendosi. I budelli scarlatti sibilavano, esibendo una dentatura ferina, nera come la notte. Fauci bavose e ticchettanti. Passando per una serie di mute successive, ogni esemplare aveva raggiunto le dimensioni di un grosso fallo umano. La crescita non accennava ad arrestarsi. Presto i militari sarebbero stati costretti a intervenire con i lanciafiamme. E pensare che tutto era iniziato in modo talmente banale! Nessuno si immaginava che di lì a poco non soltanto a Magaluf, ma nell'intera Maiorca sarebbe stato dichiarato lo stato di emergenza per contaminazione biologica esogena.
domenica 26 giugno 2011
Infestazione
A Magaluf è stato trovato un giovane inglese che vomitava grossi vermi. All'inizio la Guardia Civil ha pensato che fosse solo un ubriaco drogato marcio tra tanti, ma la situazione è presto degenerata.
sabato 7 maggio 2011
Parentele tra le lingue Faskom e Korun - VI
La parola della lingua Faskom AKWA "decomposizione; vomito" è imparentata con la parola Korun (Enochiana) OXEX "vomitare".
La protoforma attesa è *akjwaH- "materia putrefatta o digerita".
La protoforma attesa è *akjwaH- "materia putrefatta o digerita".
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lunedì 10 maggio 2010
Un bombo rachitico
L'imenottero è esausto, le proporzioni delle membra sono grottesche, come se il suo corpo si fosse rattrappito nel giro di pochi giorni d'infezione. Le ali si sono atrofizzate, sembrano moncherini. Non riesce più a svolgere le sue funzioni di impollinatore. Che abbia la peste?
mercoledì 7 aprile 2010
Una pustola nell'uretra
Fuoco che preme. Il gonfiore si fa strada. Sento la materia marcesente che duole al contatto col getto di orina. Le terminazioni nervose sono alterate, ogni sollecitazione è per loro una stilettata tramessa in modo subitaneo al cervello in delirio. Non è possibile reggere. La materia grigia freme sotto il martellamento delle urla provenienti dalle cellule nervose sparse sulle pareti dell'intestino, origine dell'infezione.
venerdì 12 febbraio 2010
Lingua Faskom, grammatica e descrizione - XX
Forme declinate di AKWA "decomposizione; vomito":
AKWAT "della decomposizione"
AKWAA "alla decomposizione, verso la decomposizione"
AKWAA "alla decomposizione, verso la decomposizione"
AKWAKH "alla decomposizione, per la decomposizione"
AKWAM "dalla decomposizione"
AKWO, AKWAU "decomposizione" (complemento oggetto)
AKWAS "con la decomposizione, mediante la decomposizione"
AKWAN "nella decomposizione"
AKWAM "dalla decomposizione"
AKWO, AKWAU "decomposizione" (complemento oggetto)
AKWAS "con la decomposizione, mediante la decomposizione"
AKWAN "nella decomposizione"
In tutte queste forme l'accento è sulla prima sillaba. Non esistono forme plurali.
Alcune parole derivate:
AKWOT "ciò che appartiene alla decomposizione"
AKWAN "marcire"
AKWOM "aceto"
AKWOYMAR "fermentazione acetica del miele"
AKWAN "marcire"
AKWOM "aceto"
AKWOYMAR "fermentazione acetica del miele"
Nel linguaggio dei Necromanti, la parola AKWA ha anche il senso di "principio di pseudo-vita che anima il morto vivente, lo zombie". La declinazione è diversa:
AKWAKHT, AKWAHT "della pseudo-vita"
AKWAHA "alla pseudo-vita, verso la pseudo-vita"
AKWAGH "alla pseudo-vita, per la pseudo-vita"
AKWAHAM "dalla pseudo-vita"
AKWAHU "pseudo-vita" (complemento oggetto)
AKWAKH'S, AKWAH'S "con la pseudo-vita, mediante la pseudo-vita"
AKWAH'N "nella pseudo-vita"
AKWAHA "alla pseudo-vita, verso la pseudo-vita"
AKWAGH "alla pseudo-vita, per la pseudo-vita"
AKWAHAM "dalla pseudo-vita"
AKWAHU "pseudo-vita" (complemento oggetto)
AKWAKH'S, AKWAH'S "con la pseudo-vita, mediante la pseudo-vita"
AKWAH'N "nella pseudo-vita"
L'accento è sempre sulla prima sillaba.
martedì 2 febbraio 2010
Eros e Thanatos
Mentre giro in un bosco d'autunno, mi imbatto in un grosso pezzo di carne abbandonato lì da sconosciuti. Pur non sembrando putrefatta, sta fiorendo di cagnotti. Rimango a lungo a contemplare lo spettacolo di quel brulichio, che ha qualcosa di erotico. Vorrei scaricare fiotti di sperma in quelle masse semoventi, che tanto mi ricordano curve femminili e atti sensuali della lubrica pornografia che mi sono lasciato alle spalle. Incapace di distogliere il mio sguardo da quell'atroce manifestazione del Disfacimento, non mi accorgo del calar del sole e della vicinanza dei lupi.
giovedì 14 gennaio 2010
Prurito nell'uretra
L'uomo continuava a grattarsi tra le gambe. Interrogato dal magistato, affermò di provare un insopportabile sensazione di prurito nell'uretra, come se uno scarabeo stercorario stesse zampettando in quell'angusto canale, già provato da numerose infezioni gonorroiche.
domenica 25 ottobre 2009
Sottospecie di vampirismo
Una mano pallida smuove il terreno molliccio del campo di inumazione ventennale.
domenica 11 ottobre 2009
Mood deprimente
Paludi a perdita d'occhio, piene di fuochi fatui. Sono verdognoli. Ogni fiammella indica un corpo putrescente lasciato là da qualche assassino.
Universalità stercorale
Un eczema fiorisce sull'ano della Noosfera. Non lo sapevate? Anche l'insieme di tutti i pensieri umani ha un suo orifizio escretorio.
Diario Nero dell'Esilio VI
Guardo le forme di una donna di pixel. Non posso fare a meno di pensare alla carne marcia invasa dai cagnotti.
martedì 29 settembre 2009
Dizionario XLIII
Qui insegno la Lingua: AKWA significa DECOMPOSIZIONE. Nell'uso comune significa anche VOMITO. L'accento è sulla prima sillaba. Suona come l'italiano acqua.
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