Mentre giro in un bosco d'autunno, mi imbatto in un grosso pezzo di carne abbandonato lì da sconosciuti. Pur non sembrando putrefatta, sta fiorendo di cagnotti. Rimango a lungo a contemplare lo spettacolo di quel brulichio, che ha qualcosa di erotico. Vorrei scaricare fiotti di sperma in quelle masse semoventi, che tanto mi ricordano curve femminili e atti sensuali della lubrica pornografia che mi sono lasciato alle spalle. Incapace di distogliere il mio sguardo da quell'atroce manifestazione del Disfacimento, non mi accorgo del calar del sole e della vicinanza dei lupi.
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