Sento palpitare l'ombra di una soffice meteora d'orrore, che soffia nel mio cervello e crepita come il borborigmo di una solfatara radioattiva. Mi innervo di parestesia, sotto le scosse galvaniche di una mancata inversione di spin nell'atomo più remoto di questo guscio quantico universale.
Diamo un nome alle Cose della Notte, che secondo Howard Phillips Lovecraft non hanno e non devono avere un nome.
sabato 30 gennaio 2010
Ritrattistica geologica
Restarono tutti allibiti dalla formazione di una faccia in quello strato anomalo di spato d'Islanda.
Propagazione temporale retrograda
Il contatore registra decrementi temporali anziché incrementi positivi. Ogni orologio si muove in senso antiorario. Tale è lo shock cognitivo nel registrare queste sensazioni, che reagisco con un blocco solipsistico delle mie facoltà. Osservo la data sul pc, e anziché 30/01/2011 segna ormai 30/01/2010.
mercoledì 20 gennaio 2010
Onomastica LVII
FEYADNIKUS è un nome proprio maschile. Significa "Che Irradia Luce Nera". L'accento è sulla terzultima sillaba.
Onomastica LVI
FEYADNIKEN è un nome proprio maschile. Significa "Figlio della Luce Nera". L'accento è sulla terzultima sillaba.
Onomastica LV
FEYADNIKAR è un nome proprio maschile. Significa "Portatore di Luce Nera". L'accento è sulla terzultima sillaba.
Onomastica LIV
FEYADKONURIG è un nome proprio maschile. Significa "Bolide di Luce Nera". L'accento è sulla terzultima sillaba.
Onomastica LIII
FEYADFASK è un nome proprio maschile. Significa "Abisso di Luce Nera". L'accento è sulla prima sillaba.
Onomastica LII
FEYADGUNIS è un nome proprio maschile. Significa "Consacrato alla Luce Nera". L'accento è sulla penultima sillaba.
lunedì 18 gennaio 2010
Onomastica LI
FEYADFESKAR è un nome proprio maschile. Significa "Luce Nera che Uccide la Luce". L'accento è sulla penultima sillaba.
Onomastica L
FEYADBOLKAN è un nome proprio maschile. Significa "Immane Luce Nera". L'accento è sulla penultima sillaba.
Onomastica XLIX
ELSUN è un nome proprio maschile. Significa "Principe". L'accento è sulla prima sillaba.
Onomastica XLVIII
BIMSKAR è un nome proprio maschile. Significa "Rovina di Stelle". L'accento è sulla prima sillaba.
Onomastica XLVII
EKSELEN è un nome proprio maschile. Significa "Distruttore di Stelle". L'accento è sulla prima sillaba. Questo è anche il nome di una stirpe di Helliken.
Onomastica XLVI
OTOKSTA è un nome proprio femminile. Significa "La Stella Più Lucente". L'accento è sulla penultima sillaba.
Onomastica XLV
NALKODMINK è un nome proprio femminile. Significa "Vedova Nera". L'accento è sulla penultima sillaba. Si chiamava così la sorella dell'Imperatore Faylok, che era anche la sua amante preferita.
Etichette:
faylok,
haradon,
lingua faskom,
maahom,
nalkodmink
Onomastica XLIV
HURYEL è un nome proprio femminile. Significa "Nova". L'accento è sulla prima sillaba.
domenica 17 gennaio 2010
Onomastica XLII
NUYARIND è un nome proprio femminile. Significa "Fiore Viola". L'accento è sulla prima sillaba.
Onomastica XLI
NUYARIS è un nome proprio femminile. Significa "Fiore Viola". L'accento è sulla prima sillaba.
Onomastica XL
KHAMAV è un nome proprio maschile. Significa "Abitatore della Tenebra Profonda". L'accento è sulla prima sillaba.
Onomastica XXXIX
FAYLOK è un nome proprio maschile. Significa "Abisso di Tenebra". L'accento è sulla prima sillaba, che ha un dittongo. Questo nome è stato portato da un grandissimo Imperatore, che ha esteso il dominio di Gavalan fin sulle più lontane stelle.
Onomastica XXXVIII
HAYKHVYOEL è un nome proprio femminile. Significa "Sole della Morte". L'accento è sul dittongo -OE-.
Onomastica XXXVII
HATUKSENDRA è un nome proprio femminile. Significa "Dama Nera". L'accento è sulla penultima sillaba.
sabato 16 gennaio 2010
Onomastica XXXVI
DZAUNATAYNA è un nome proprio maschile. Significa "Immortale Giunto dal Cielo". L'accento è sulla penultima sillaba, che ha un dittongo.
Onomastica XXXV
DDORGDZER è un nome proprio maschile. Significa "Sterminatore di Nemici". L'accento è sulla prima sillaba, la consonante iniziale è molto intensa.
Onomastica XXXIV
YARIS è un nome proprio maschile. Significa "Condottiero". L'accento è sulla prima sillaba.
Onomastica XXXIII
YUREYGON è un nome proprio femminile. Significa "Inizio della Vita". L'accento è sulla penultima sillaba, che ha un dittongo.
giovedì 14 gennaio 2010
Prurito nell'uretra
L'uomo continuava a grattarsi tra le gambe. Interrogato dal magistato, affermò di provare un insopportabile sensazione di prurito nell'uretra, come se uno scarabeo stercorario stesse zampettando in quell'angusto canale, già provato da numerose infezioni gonorroiche.
martedì 12 gennaio 2010
Il coprofago di Raudon
Le immagini mentali sono chiarissime: si tratta di un vero e proprio film scat che il cervello stanco proietta sulle mie palpebre dopo una giornata spossante. Il mangiatore di sterco striscia ai piedi di una bella donna che sta accovacciata, nuda. Le raggiunge l'ano e lo lecca avidamente. A un certo punto lei rilascia le feci e lui le prende in bocca, le mangia come se fossero pane e nutella. Ingoia gli stronzi, autentici pitoni bruni, e aspira i lezzi intestinali. Quindi, in preda all'ebbrezza mista all'umiliazione estrema, il suo fallo eretto si mette a spruzzare sperma senza nemmeno essere toccato.
Diario Nero dell'Esilio XXV
Nel borgo che i Celti Insubri chiamavano Raudon vive un coprofago. Così ho letto su un quotidiano nel vasto Web: è un uomo che invita le donne a casa sua e mangia le loro feci. Ingoia lo sterco, lo ingurgita dopo avero masticato a lungo. Egli considera le feci uscite dall'ano femminile come il prodotto terminale di una paziente opera di osmosi, con cui la donna assimila l'Universo e lo trasforma, distillandolo. Così, quando si ingozza di escrementi, costui crede di celebrare una forma di eucarestia panteista e di diventare egli stesso Dio.
domenica 10 gennaio 2010
Diario Nero dell'Esilio XXIV
Un pianeta a forma di pera, sfigurato dalla spaventosa forza di attrazione di un sole di dimensioni microscopiche. Un gorilla dal pelo fulvo, che si cimenta nella raccolta di grosse termiti bianche dal corpo molliccio. Un pagliaccio che cerca di intrattenere una gang di rettiliani armati di spranghe in una New York futuribile. Frammenti di immagini mentali che emergono dai miei ricordi, come schegge impazzite di Nulla che si conficcano proprio nel nucleo gelido del Vuoto.
Diario Nero dell'Esilio XXIII
Mentre la sonnolenza mi coglie sulla poltrona, mi auspico la comparsa di un entomologo talmente sapiente da essere capace di raccogliere informazioni sulle lingue usate dalle formiche per comunicare tra loro. Un autore potente, in grado di comporre autentici vocabolari mirmecologici. Cosa accadrebbe, rispondetemi, se veniste a sapere che la geografia dei formicai non ha nulla da invidiare a quella delle nazioni degli uomini? Provate a pensarci: ogni colonia di quei minuscoli insetti sociali conosce tutto ciò che è noto agli uomini. Guerra, ubriachezza, agricoltura, schiavitù, gerarchie, persino matematica, filosofia e religione!
Diaro Nero dell'Esilio XXII
Vago ricordo di un laboratorio sotterraneo. Estenuanti misure interferometriche e condizioni disagevoli da cui la mia nascita nobile non mi ha esentato.
Etichette:
diario nero,
gavalan,
helliken,
hellmann,
mrabatan
venerdì 8 gennaio 2010
Diario Nero dell'Esilio XXI
Impressione anomala di avere un microscopico asteroide in rotta di collisione con la mia ipofisi. Non c'è corrispondenza tra il cosmo fisico e il mio microcosmo solipsistico. Per quanto cerchi di far collimare queste due realtà, proprio non ci riesco. Il sospetto è che la prima, a livello macrocosmico, sia soltanto una costruzione delirante irradiata in non so che modo dalla seconda. Illusione di potermi quietare nell'Estinzione, in un vuoto senza confini dove nessuna sensazione mi possa ancora perseguitare.
Diario Nero dell'Esilio XX
Abitare in un paese pieno zeppo di milf succhianti e non trovarne nemmeno una disposta a provocarmi la fuoriuscita del materiale genetico. Per forza, lo stesso paese in cui penso di vivere è soltanto un'illusione. In realtà la mia situazione è molto peggiore: mi trovo in un batiscafo e sono immerso in un abisso senza fondo, fatto di etere più pesante del piombo.
Diario Nero dell'Esilio XIX
Un potente re viveva in un atomo di plutonio, ma nel corso del decadimento il suo reame fu distrutto. Così almeno si narra.
mercoledì 6 gennaio 2010
Diario Nero dell'Esilio XVIII
Illusione. Per una frazione di microsecondo credo d'aver intravisto una falla nell'Ologramma. Poi tutti si stempera in borborigmi cognitivi.
Diario Nero dell'Esilio XVI
Lo sperma sale nell'uretra. La pressione del genetico viene lentamente meno mentre il getto scaturisce e si schianta sulle piastrelle del bagno. Immagino una donna inginocchiata proprio lì davanti, i piedi dalle unghie smaltate di rosso proprio a pochi centimetri dai coaguli seminali appena eiettati.
Diario Nero dell'Esilio XV
Divenire paralizzato. Tempo che non scorre. Percezione subliminale di qualche corpuscolo subatomico vibrante. Forse è allucinazione. Al di sotto della Morte Termodinamica dell'Universo.
lunedì 4 gennaio 2010
Diario Nero dell'Esilio XIII
Percezione di universi sovrapposti al nostro. Dense nuvole di spiriti immondi, compatte come l'acciaio, che stridono in modo atroce nei miei nervi acustici. Quanto mi manca il quieto Vuoto del Non-Essere!
Diario Nero dell'Esilio XII
In volo verso la Stella della Morte, che brilla intensa di Luce Nera nel Cielo del Nulla!
Diario Nero dell'Esilio XI
Intrappolato in questo assurdo divenire, ogni istante dilatato in un'eternità di agonia...
sabato 2 gennaio 2010
Dizionario XCI
Qui insegno la Lingua: NAGARDU significa ZOMBIE. L'accento è sulla penultima sillaba.
Iscriviti a:
Post (Atom)