domenica 10 gennaio 2010

Diario Nero dell'Esilio XXIII

Mentre la sonnolenza mi coglie sulla poltrona, mi auspico la comparsa di un entomologo talmente sapiente da essere capace di raccogliere informazioni sulle lingue usate dalle formiche per comunicare tra loro. Un autore potente, in grado di comporre autentici vocabolari mirmecologici. Cosa accadrebbe, rispondetemi, se veniste a sapere che la geografia dei formicai non ha nulla da invidiare a quella delle nazioni degli uomini? Provate a pensarci: ogni colonia di quei minuscoli insetti sociali conosce tutto ciò che è noto agli uomini. Guerra, ubriachezza, agricoltura, schiavitù, gerarchie, persino matematica, filosofia e religione!

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