martedì 12 gennaio 2010

Diario Nero dell'Esilio XXV

Nel borgo che i Celti Insubri chiamavano Raudon vive un coprofago. Così ho letto su un quotidiano nel vasto Web: è un uomo che invita le donne a casa sua e mangia le loro feci. Ingoia lo sterco, lo ingurgita dopo avero masticato a lungo. Egli considera le feci uscite dall'ano femminile come il prodotto terminale di una paziente opera di osmosi, con cui la donna assimila l'Universo e lo trasforma, distillandolo. Così, quando si ingozza di escrementi, costui crede di celebrare una forma di eucarestia panteista e di diventare egli stesso Dio.  

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