giovedì 4 febbraio 2010

Lingua Faskom, grammatica e descrizione - IV

Forme declinate di ELBOTH "Alazif, Rumori della Notte": 
ELBOTHT, ELBOST "dei Rumori della Notte"
ELPTHA "ai Rumori della Notte, verso i Rumori della Notte"
ELBOTHKH, ELBITH'Ç "ai Rumori della Notte, per i Rumori della Notte"
ELBOTH'M "dai Rumori della Notte"
ELPTHU "i Rumori della Notte" (complemento oggetto)
ELBOTH'S "coi Rumori della Notte, mediante i Rumori della Notte"

In queste forme l'accento è sempre sulla prima sillaba.

Lingua Faskom, grammatica e descrizione - III

Forme declinate di SIDA "Morte della Luce":
SIDOT "della Morte della Luce"
SIDAA "alla Morte della Luce, verso la Morte della Luce"
SIDAKH "alla Morte della Luce, per la Morte della Luce"
SIDAM "dalla Morte della Luce"
SIDAU "Morte della Luce" (complemento oggetto)
SIDAS "con la Morte della Luce, mediante la Morte della Luce" 
 
L'accento cade sempre sulla prima sillaba. Non ci sono forme plurali.
 
Fraseologia:
NASIDAA! "Vai sotto la Morte della Luce!" (l'accento è sulla vocale -I-)

Lingua Faskom, grammatica e descrizione - II

La declinazione di SKAYDAN "Oceano dell'Oblio" è regolare:
SKAYDANT "dell'Oceano dell'Oblio"
SKAYDANA "all'Oceano dell'Oblio, verso l'Oceano dell'Oblio"
SKAYDANKH "all'Oceano dell'Oblio, per l'Oceano dell'Oblio"
SKAYDAN'M "dall'Oceano dell'Oblio"
SKAYDANU "Oceano dell'Oblio" (complemento oggetto)
SKAYDANS "con l'Oceano dell'Oblio, mediante l'Oceano dell'Oblio" 

Tutte le forme hanno l'accento sulla prima sillaba, che ha un dittongo. Non esiste forma plurale. 
Alcune parole derivate: 
SKAYDANOM "Oblio"
SKAYDANOT "ciò che appartiene all'Oblio"

Lingua Faskom, grammatica e descrizione - I

Forme declinate di HAN "morte":
HANT "della morte"
HOHA "alla morte, verso la morte"
HANKH "alla morte, per la morte"
HOOM "dalla morte"
HOHU "morte" (complemento oggetto)
HOOS, HOH'S "con la morte, mediante la morte" 

Tutte le forme bisillabiche hanno l'accento sulla prima sillaba. La vocale -OO- è lunga e chiusa.

Il plurale è HOHANKI "le morti", con l'accento sulla penultima sillaba. 

Fraseologia: 
HOHA! "nuori!"
NAHÁN "ciò che sta sotto la morte"
NAHOHA! "vai al di sotto della morte!"
NAHOOMT "di ciò che viene dalla morte; che appartiene a ciò che viene dalla morte"

Nel linguaggio dei Necromanti, la parola HAN ha anche il senso di "infestazione diabolica", nel qual caso la declinazione è in parte dissimile:
HANT "dell'infestazione diabolica"
HANA "all'infestazione diabolica, verso l'infestazione diabolica"
HANAGH "all'infestazione diabolica, per l'infestazione diabolica"
HAN'M "dall'infestazione diabolica"
HANU "infestazione diabolica" (complemento oggetto)
HANS "con l'infestazione diabolica, mediante l'infestazione diabolica" 

Tutte le forme bisillabiche hanno l'accento sulla prima sillaba. 

Il plurale è HANGA "infestazioni diaboliche". La forma HOHANGA significa "demoni", l'accento è sulla penultima sillaba. 

martedì 2 febbraio 2010

Eros e Thanatos

Mentre giro in un bosco d'autunno, mi imbatto in un grosso pezzo di carne abbandonato lì da sconosciuti. Pur non sembrando putrefatta, sta fiorendo di cagnotti. Rimango a lungo a contemplare lo spettacolo di quel brulichio, che ha qualcosa di erotico. Vorrei scaricare fiotti di sperma in quelle masse semoventi, che tanto mi ricordano curve femminili e atti sensuali della lubrica pornografia che mi sono lasciato alle spalle. Incapace di distogliere il mio sguardo da quell'atroce manifestazione del Disfacimento, non mi accorgo del calar del sole e della vicinanza dei lupi.

Un ticchettio ossessivo

Sembra il suono lontano di una sveglia elettronica, appena accennato, che rimbomba nelle profondità subliminali della mia scatola cranica. Quando il forte vento romba sulle strade con il suo orrido rumore, trascinando nuvole di foglie secche, il debole ticchettio non cessa mai. Oppure è il frutto della mia immaginazione? Non saprei dirlo. So soltanto che lo colgo come una premonizione di annientamento.

Letargo criptico

Immerso in codici tritemiani ipercomplessi, disegno il tempo del mio stato ipnotico, arroccato nel mio castello. In attesa che cessi il vento di peste cosmica che ha annientato tutti gli altri abitanti del pianeta, memorizzo script geroglifici di civiltà megalitiche scomparse da eoni.

sabato 30 gennaio 2010

Premonizioni psichedeliche

Sento palpitare l'ombra di una soffice meteora d'orrore, che soffia nel mio cervello e crepita come il borborigmo di una solfatara radioattiva. Mi innervo di parestesia, sotto le scosse galvaniche di una mancata inversione di spin nell'atomo più remoto di questo guscio quantico universale.

Ritrattistica geologica

Restarono tutti allibiti dalla formazione di una faccia in quello strato anomalo di spato d'Islanda.

Propagazione temporale retrograda

Il contatore registra decrementi temporali anziché incrementi positivi. Ogni orologio si muove in senso antiorario. Tale è lo shock cognitivo nel registrare queste sensazioni, che reagisco con un blocco solipsistico delle mie facoltà. Osservo la data sul pc, e anziché 30/01/2011 segna ormai 30/01/2010.