Uno
strano sogno. Uno strano luogo in montagna, impervio. Mi trovavo sul
tetto di ceramica di un grande monastero. Non aveva tegole, ed era tutto
deformato da enormi rigonfiamenti e pieno di crepe, come se fosse stato
plasmato male da un vasaio e poi spaccato. In vari punti nel tetto
c'erano grandi buchi, attraverso i quali vedevo alcuni frati in grande
agitazione. Dal colore dei sai, sembravano francescani.
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