Qui insegno la Lingua: IHIP significa SPIRITO, ANIMA, SOFFIO VITALE. L'accento è sulla prima sillaba.
Diamo un nome alle Cose della Notte, che secondo Howard Phillips Lovecraft non hanno e non devono avere un nome.
martedì 8 giugno 2010
domenica 6 giugno 2010
Dizionario CXXXV
Qui insegno la Lingua: KUNDUS significa OMOSESSUALE PASSIVO, EFFEMINATO. Il plurale è KUNUD'S. L'accento è sulla prima sillaba in entrambe le forme.
venerdì 4 giugno 2010
Dizionario CXXXIV
Qui insegno la lingua: KSAURYA significa NECROFILIA. L'accento è sulla prima sillaba, che ha un dittongo.
Dizionario CXXXIII
Qui insegno la Lingua: SILEM significa PEDOFILO. L'accento è sulla prima sillaba.
giovedì 3 giugno 2010
Dizionario CXXXII
Qui insegno la Lingua: DHRAMMAKAAR significa MARASMA. L'accento è sull'ultima sillaba, che ha una vocale lunga.
Tra le altre cose, la parola indica uno stato patologico in cui il soggetto va in sovraccarico a causa della vista di troppi dettagli, che la sua memoria non riesce a smaltire.
Tra le altre cose, la parola indica uno stato patologico in cui il soggetto va in sovraccarico a causa della vista di troppi dettagli, che la sua memoria non riesce a smaltire.
martedì 1 giugno 2010
Dizionario CXXXI
Qui insegno la Lingua: KAANIP significa ACQUA MARCIA. L'accento è sulla prima sillaba, che ha una vocale lunga.
Dizionario CXXX
Qui insegno la Lingua: MANGOR significa SCIMMIA. L'accento è sulla prima sillaba. Tutte le genti Helliken hanno orrore delle scimmie.
domenica 30 maggio 2010
Un sogno indecifrabile
Preso da un colpo di sonno, sono caduto nell'onirismo. Mi sono trovato con una fragile zampa di passero al posto del piede sinistro.
venerdì 28 maggio 2010
Nella Valle di Kanudrans
Un fungo legnoso gigantesco, simile a una grande torta di biscotti del color dell'ocra, si ergeva di fronte a me. Un'erba dal lungo stelo, eretto come una lancia, cresceva al suo interno, spuntando dal suo centro e bramando il Cielo del Nulla.
martedì 25 maggio 2010
Il Papa della Morte
Il suo braccio scheletrico e senza vita puntava al cielo di uranio. Come tutti i morti, il suo volto era coperto di polvere e le sue parole erano mute, senza senso alcuno. Impossibile mantenerle nella memoria. Le sue ossa spolpate dai corvi biancheggiavano nel grigiore dell'alba. Solo la grande torre restava in piedi. Le rovine dell'immensa cattedrale giacevano sparse tutt'intorno, come frammenti di scheletri eiettati da una fossa comune esplosa.
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