Dormivo malamente in soggiorno, disteso sulla poltrona. A un certo punto mi sono svegliato. La luce della luna entrava dalla finestra e mi permetteva di distinguere le figure di un quadro. Proprio allora ho visto che i raggi del satellite disegnavano il volto del Funesto Demiurgo. Sono andato in cucina, ho acceso una fioca luce e mi sono accorto che mancava il 9 sull'orologio: al suo posto c'era uno spazio bianco!
Diamo un nome alle Cose della Notte, che secondo Howard Phillips Lovecraft non hanno e non devono avere un nome.
martedì 19 febbraio 2013
lunedì 18 febbraio 2013
Non durerà in eterno!
Settimana scorsa ho notato che nel cortile del condominio c'era una grossa locusta grigia, moribonda. Eppure resisteva giorno dopo giorno, nonostante la vita la stesse abbandonando. Alla fine è spirata. Questo è per me l'unico motivo di euforia: pensare che nessuna sofferenza in un corpo di carne può essere eterna.
lunedì 11 febbraio 2013
Una profezia muta
La notte scorsa ho sognato LaVey, che aveva i capelli lunghi e grigi raccolti in una coda di cavallo. Ha detto qualcosa, ma le sue parole non erano udibili.
lunedì 4 febbraio 2013
Nemesi di un coprolito cosmico
Ho fatto un sogno a parer mio premonitore. Una gigantesca nuvola turbolenta e nerissima, come di un milione di esplosioni, incombeva altissima all'orizzonte, un muro di morte fatto di dense polveri. Un vento impetuoso minacciava di spazzare via ogni cosa, e quella mostruosità avanzava senza sosta, a velocità incredibile. Solo al risveglio ho capito cosa l'aveva provocata: l'impatto di un asteroide.
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