Impressione anomala di avere un microscopico asteroide in rotta di collisione con la mia ipofisi. Non c'è corrispondenza tra il cosmo fisico e il mio microcosmo solipsistico. Per quanto cerchi di far collimare queste due realtà, proprio non ci riesco. Il sospetto è che la prima, a livello macrocosmico, sia soltanto una costruzione delirante irradiata in non so che modo dalla seconda. Illusione di potermi quietare nell'Estinzione, in un vuoto senza confini dove nessuna sensazione mi possa ancora perseguitare.
Diamo un nome alle Cose della Notte, che secondo Howard Phillips Lovecraft non hanno e non devono avere un nome.
venerdì 8 gennaio 2010
Diario Nero dell'Esilio XX
Abitare in un paese pieno zeppo di milf succhianti e non trovarne nemmeno una disposta a provocarmi la fuoriuscita del materiale genetico. Per forza, lo stesso paese in cui penso di vivere è soltanto un'illusione. In realtà la mia situazione è molto peggiore: mi trovo in un batiscafo e sono immerso in un abisso senza fondo, fatto di etere più pesante del piombo.
Diario Nero dell'Esilio XIX
Un potente re viveva in un atomo di plutonio, ma nel corso del decadimento il suo reame fu distrutto. Così almeno si narra.
mercoledì 6 gennaio 2010
Diario Nero dell'Esilio XVIII
Illusione. Per una frazione di microsecondo credo d'aver intravisto una falla nell'Ologramma. Poi tutti si stempera in borborigmi cognitivi.
Diario Nero dell'Esilio XVI
Lo sperma sale nell'uretra. La pressione del genetico viene lentamente meno mentre il getto scaturisce e si schianta sulle piastrelle del bagno. Immagino una donna inginocchiata proprio lì davanti, i piedi dalle unghie smaltate di rosso proprio a pochi centimetri dai coaguli seminali appena eiettati.
Diario Nero dell'Esilio XV
Divenire paralizzato. Tempo che non scorre. Percezione subliminale di qualche corpuscolo subatomico vibrante. Forse è allucinazione. Al di sotto della Morte Termodinamica dell'Universo.
lunedì 4 gennaio 2010
Diario Nero dell'Esilio XIII
Percezione di universi sovrapposti al nostro. Dense nuvole di spiriti immondi, compatte come l'acciaio, che stridono in modo atroce nei miei nervi acustici. Quanto mi manca il quieto Vuoto del Non-Essere!
Diario Nero dell'Esilio XII
In volo verso la Stella della Morte, che brilla intensa di Luce Nera nel Cielo del Nulla!
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