Diario Nero dell'Esilio IX

Anelo la liberazione dall'orrore della quotidianità, fosse anche per bruciare in una chioma di fuoco termonucleare!

Diario Nero dell'Esilio VIII

Emerso dalla Peste, sopravvissuto al banchetto virale, solo per ritrovarmi schiavo di vincoli quantistici che mi imprigionano a questo osceno cronotopo. Fisso il cielo cenerognolo, bramando la caduta di un asteroide. Possa la Morte Cometaria purificare questo termitaio.

Si dissolve

Attraverso l'incolore velo del tempo, si intravedono vastità di niente.

Sprofondare nel grigio ontologico

Dalle ombre elettromagnetiche l'archeolinguista cerca di ricavare pacchetti distorti di voci di defunti. Cerca di ricostruire famiglie linguistiche perdute.

Spegnimento

Sibila rabbrividendo, segnale radio di una collisione subnucleare anomala oltre i confini delle ultime quasar. Il sovvertimento delle strutture quantistiche è in atto.

Il Dio Bianco arriva

Morte essenziale che fa ancora un piccolo passo per avermi.

Come in una nuvola di Childrim

Un tempo parlavo con i Piccoli Grigi, essi mi comunicavano cose terribili senza usare parole, e al risveglio dal torpore indotto mi rimanevano vaghe impressioni di sogni obliati.

Errata biforcazione temporale

Fuori c'è un sole radioso. Il cielo è limpido. Dentro di me non la luce diurna non giunge. Dentro di me piove e tempesta, fulmini nascono al suolo e si disperdono nel cielo di uranio.

Supernova nuda

Un passero invisibile, fatto di ombra invisibile.

Samsara

L'atomo di uranio selezionato per l'esperimento fu riportato nel suo contenitore quantistico: il suo nucleo aveva una malattia ontologica.

Negazione dell'Essere

Sento onde di annullamento, segnali irradiati dal caos anomalo dell'estinzione di innumerevoli quasar. Che senso ha restare in questo universo?

Portento

Come un traghettatore ha annunciato la morte di Pan, così io annuncio la Morte dell'Universo!

Vi rivelo un segreto

Ho violato regole di selezione quantistica. Per questo l'intero universo è condannato. Non cogliete già i lezzi della decadenza assoluta?

Diario Nero dell'Esilio IV

E così tutto era stato invano... Mi ritrovo alla fine di questa guerra inutile, con le reminiscenze di un milione di vite atroci che turbinano in me. Credo di impazzire, soltanto il ricordo della mia provenienza da altrove mi impedisce di sprofondare nella demenza.

Essere o Non-Essere...

Fanciulle lontane, osservo le loro figure esangui. Non significano nulla.

È tutto vano

I meandri di un bar. Delirio, balbettamento alcolico. Interi edifici filosofici che si dissolvono nel delirium tremens.

Tentazione

Lasciare tutto, rinunciare e perdermi nella Tenebra. Ombra tra diverticoli di ombre, eco di un'eco.

Mutamento ontologico

Non sparisco nel nulla, divento il Nulla.

Reminiscenze

Segnali che crepitano, echi distorti di intelligenze estinte. Colgo ancora i passi di un elefante di Annibale sotto la pioggia battente. 

Arriva

Un guizzo nero nel cielo nuvoloso. È la Nemesi.